La nostra storia
La tradizione agricola della Riviera Bresciana del Garda
Tra il blu profondo del lago e le colline moreniche che ne abbracciano le sponde, la Riviera Bresciana del Garda custodisce una tradizione agricola antica e vitale. Qui, dove il clima mite incontra terreni ricchi e variegati, l’uomo ha saputo costruire nei secoli un paesaggio armonioso fatto di vigneti, uliveti e piccoli borghi rurali, simbolo di una cultura contadina che ancora oggi si rinnova con orgoglio.
Fin dall’epoca romana, queste terre erano note per la loro fertilità e per la qualità dei prodotti agricoli. La sapienza tramandata di generazione in generazione ha dato vita a colture d’eccellenza: l’olio extravergine del Garda, apprezzato per la sua delicatezza e il profumo fruttato; i vini del Valtènesi, rosati eleganti e rossi di carattere; e una produzione ortofrutticola che racconta il legame profondo tra comunità e territorio.
La tradizione agricola gardesana non è solo lavoro dei campi: è cultura, identità e paesaggio. Le antiche cascine, i muretti a secco e i filari ordinati sono testimonianze vive di un equilibrio tra natura e uomo che ancora oggi ispira le pratiche di agricoltura sostenibile e di tutela ambientale.
Oggi, le aziende agricole della Riviera Bresciana del Garda rappresentano un ponte tra passato e futuro: realtà moderne e dinamiche, capaci di innovare senza dimenticare le proprie radici. Tra degustazioni, agriturismi e percorsi rurali, il visitatore può riscoprire i sapori autentici di una terra dove la bellezza del paesaggio si intreccia con la passione per la qualità.

Già nel 1569 l’agronomo bresciano Agostino Gallo celebrava queste terre come un “Paradiso delle delizie”, paragonandole alle riviere liguri e meridionali per la loro ricchezza di piante mediterranee: cedri, limoni, aranci, ulivi e viti. Lungo la sponda occidentale del Garda, infatti, il clima è temperato dal lago e protetto dai rilievi calcarei retrostanti, creando le condizioni ideali per coltivazioni che altrove, a questa latitudine, sarebbero impensabili.
Fin dal XV secolo, la mano dell’uomo ha modellato il territorio con terrazzamenti, muri a secco e sistemi d’irrigazione, trasformando pendii scoscesi in giardini produttivi. Le celeberrime limonaie di Gargnano e Limone sul Garda — vere e proprie serre monumentali in pietra e legno — rappresentano ancora oggi una straordinaria testimonianza di ingegno agricolo e architettonico. Nel XIX secolo la Riviera produceva oltre 15 milioni di limoni l’anno, esportati in tutta Europa per la loro qualità e il loro profumo.
Accanto ai limoni, si estendevano gli oliveti, simbolo per eccellenza del paesaggio gardesano. Gli olivi, spesso coltivati insieme a viti e lauri, venivano disposti su terrazzamenti accuratamente costruiti a mano. Già nel Quattrocento il viaggiatore Marin Sanuto descriveva le colline tra Salò e Maderno “coperte di olivari che paiono boschi”. L’olio del Garda Bresciano, dorato e profumato, era considerato tra i migliori d’Italia e apprezzato persino nelle corti del Nord Europa.
Anche la viticoltura vanta radici antiche: gli storici romani come Plinio e Catullo già lodavano i vini del Benaco, e nel corso dei secoli le vigne si sono intrecciate con uliveti e orti, creando un mosaico agricolo ricco e armonioso. Dalla metà del Novecento, la viticoltura ha conosciuto una nuova stagione di sviluppo, soprattutto nella vicina Valtènesi, dove la tradizione continua con vini di grande eleganza e carattere.
Lungo la Riviera, infine, crescevano anche allori e capperi, piante mediterranee rare a queste latitudini, che completavano un paesaggio “sempreverde”, come lo definì lo studioso Giuseppe Solitro nel 1897: un giardino naturale dove ulivi, limoni e lauri convivono da secoli, intrecciando bellezza, sapienza agricola e identità culturale.
Tra il lago e le montagne, il Garda Bresciano racconta una storia di armonia tra uomo e natura. Qui, il clima mite e i terreni pietrosi hanno dato vita nei secoli a un paesaggio modellato con ingegno: terrazzamenti, muri a secco, limonaie e oliveti che trasformano le pendici in giardini mediterranei.Fin dal Rinascimento, autori come Agostino Gallo celebravano questa “Riviera delle delizie”, dove prosperavano limoni, olivi e viti, prodotti d’eccellenza esportati in tutta Europa. Oggi, le tracce di quella civiltà agricola sopravvivono nei paesi della costa, nei profumi dell’olio e del vino, nelle antiche limonaie: segni vivi di un paesaggio storico che continua a essere il cuore identitario della Riviera Bresciana del Garda.
*Fonte principale:Cazzani, A. (2015), Il paesaggio storico dell’Alto Garda Bresciano, in “Il paesaggio agrario dell’Alto Garda Bresciano e i suoi prodotti storici: un patrimonio da recuperare e valorizzare”, Politecnico di Milano.

Il paesaggio agricolo dell’Alto Garda BrescianoTra il lago e le montagne, l’Alto Garda Bresciano racconta una storia di armonia tra uomo e natura. Qui, il clima mite e i terreni pietrosi hanno dato vita nei secoli a un paesaggio modellato con ingegno: terrazzamenti, muri a secco, limonaie e oliveti che trasformano le pendici in giardini mediterranei.Fin dal Rinascimento, autori come Agostino Gallo celebravano questa “Riviera delle delizie”, dove prosperavano limoni, olivi e viti, prodotti d’eccellenza esportati in tutta Europa.Oggi, le tracce di quella civiltà agricola sopravvivono nei paesi della costa, nei profumi dell’olio e del vino, nelle antiche limonaie: segni vivi di un paesaggio storico che continua a essere il cuore identitario della Riviera Bresciana del Garda.
*Fonte principale:Cazzani, A. (2015), Il paesaggio storico dell’Alto Garda Bresciano, in “Il paesaggio agrario dell’Alto Garda Bresciano e i suoi prodotti storici: un patrimonio da recuperare e valorizzare”, Politecnico di Milano.
