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Il forte legame fra cibo e Valtènesi
In fatto di abbinamenti, il rosé della Valtènesi è incredibilmente versatile e si sposa meravigliosamente con molti piatti tradizionali della regione del Lago di Garda e della Lombardia. Grazie alla sua fresca acidità, agli aromi delicati e al corpo leggero, completa il cibo senza sovrastarlo.
Per cominciare, pensate al pesce fresco del lago. Il coregone alla griglia, conosciuto localmente, è un abbinamento perfetto. I suoi sapori sottili prendono vita insieme alle delicate note erbacee e pepate del rosé. Un'altra ottima opzione è il risotto al pesce persico, un piatto cremoso che si abbina magnificamente alla freschezza del vino e ai suoi sentori di frutta rossa. Se si gusta la trota marinata, la freschezza del vino bilancia perfettamente la marinatura a base di aceto.
Gli amanti dei formaggi apprezzeranno il fatto che il rosé della Valtènesi esalta le specialità locali come la Formagella di Tremosine, un formaggio dolce e semi-morbido con una leggera nota piccante. Si abbina magnificamente anche a salumi locali come il salame di Monte Isola o la coppa bresciana, dove l'acidità del vino taglia la ricchezza e rinfresca il palato.
Per quanto riguarda la pasta, provate ad abbinare il rosé ai casoncelli alla bresciana, ravioli ripieni di carne ed erbe spesso serviti con burro e salvia. La leggerezza del vino bilancia la ricchezza e mette in risalto le note erbacee. I bigoli con le sarde sono un altro piatto locale saporito che trova armonia con un rosé secco e frizzante.
Per chi ama i piatti di carne più leggeri, il coniglio al timo è un abbinamento classico. Il carattere erbaceo del vino completa magnificamente i sapori delicati della carne.
Il Valtènesi rosé è un vino elegante, fresco, con note floreali e fruttate (melograno, agrumi, rosa) e molta sapidità. È perfetto con piatti delicati ma saporiti, come pesce di lago, carni bianche, verdure e piatti mediterranei.
Filetto di trota salmonata alle erbe con insalata di farro e agrumi
Ingredienti (per 4 persone):
Per la trota:
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4 filetti di trota salmonata (meglio se di lago)
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1 spicchio d'aglio
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Timo, maggiorana e prezzemolo tritati
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Olio extravergine d'oliva
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Sale e pepe q.b.
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Succo di mezzo limone
Per l’insalata di farro:
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200 g di farro perlato
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1 arancia e 1 pompelmo rosa
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1 cetriolo
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1 cipollotto rosso
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Qualche foglia di menta
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Olio evo, sale, pepe
Procedimento:
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Cuoci il farro in acqua salata per circa 20 minuti (o secondo indicazioni), scolalo e raffreddalo.
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Pela a vivo l’arancia e il pompelmo, tagliandoli a cubetti. Raccogli il succo.
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Taglia a cubetti il cetriolo e il cipollotto.
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Unisci al farro gli agrumi, il cetriolo, il cipollotto, la menta e condisci con olio, sale e pepe.
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Condisci i filetti di trota con le erbe tritate, aglio, sale, pepe, olio e un po’ di succo di limone.
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Cuoci la trota in padella antiaderente o al forno (180°C per 10-12 min) finché sarà cotta ma ancora succosa.
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Servi la trota sopra l’insalata di farro, con un filo d’olio a crudo e, volendo, scorza grattugiata di agrumi.
🥂 Perché funziona con il Valtènesi rosé:
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La trota ha una consistenza delicata che non sovrasta il vino.
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Gli agrumi e le erbe aromatiche esaltano le note fresche e floreali del rosé.
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Il farro aggiunge una base morbida e rustica che richiama il territorio gardesano.


Usilì scapacc
Cosa sono gli "Usilì scapacc"?
Il nome significa letteralmente "uccellini scappati", perché si tratta di un piatto che imitava i sapori della selvaggina (come i piccoli uccelletti arrosto, un tempo prelibatezza povera ma molto apprezzata) usando ingredienti più accessibili, come carni bianche o salumi arrostiti su spiedi o in padella.
Ingredienti (per 4 persone):
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300 g di lombo di maiale o petto di pollo tagliato a listarelle
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150 g di pancetta tesa o salame nostrano tagliato a fettine spesse
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2 spicchi d’aglio (facoltativi)
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4 foglie di salvia
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Burro q.b.
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Olio extravergine d’oliva q.b.
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Sale e pepe nero macinato fresco
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Facoltativo: 1 cucchiaio di aceto di vino (per la nota rustica)
Preparazione:
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Prepara la carne:
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Taglia il lombo o il petto di pollo a listarelle sottili, lunghe circa 5–6 cm.
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Se usi il salame, taglialo a fette spesse e poi a metà. Se usi la pancetta, va bene a striscioline.
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Rosola:
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In una padella capiente, sciogli una noce di burro con un filo d’olio.
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Aggiungi la salvia e l’aglio schiacciato (che poi potrai togliere).
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Quando il burro è ben caldo, aggiungi le carni e falle saltare a fuoco vivo finché sono ben rosolate e dorate.
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Insaporisci:
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Regola di sale e pepe.
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Se ti piace, sfuma con un goccio di aceto di vino per dare una nota leggermente acidula, tipica di alcune versioni contadine.
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Servi subito:
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Gli Usilì scapacc si servono ben caldi, accompagnati da polenta o da una fetta di pane rustico.
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